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Sintesi storica dell'Ordine dei Cavalieri del Tempio
(a cura di S.W.Venceslai)
1 - Le origini.
La storia dell'Ordine avrebbe avuto inizio nel 1118, quando Hughes de Payns (o Paynes), con altri otto Cavalieri, decise di assumere il ruolo di difensore dei pellegrini che si recavano a a Gerusalemme, recentemente riconquistata dai Crociati, assumendo il nome di Pauperes Militi Christi. Secondo taluni Autori, soprattutto italiani, in realtà Hughes de Payns sarebbe il nome francesizzato di un tal Ugo od Ugone de' Pagani, di Nocera. Il Re di Gerusalemme Baldovino II (il cui fratello maggiore, Goffredo di Buglione, aveva conquistato la città diciannove anni prima), lieto dell’aiuto di questi Cavalieri che andavano a rafforzare il suo scarso esercito, avrebbe, poi, concesso loro un terreno ed una casa a ridosso dell'antico Tempio di Salomone, dal quale sarebbe successivamente derivato il nome di Cavalieri del Tempio. In seguito, in occasione del Concilio di Troyes, in Francia, l'Ordine si dette una Regola, militare e monastica al tempo stesso, ispirata da Bernardo di Clairvaux (S. Bernardo da Chiaravalle) che, da tempo, aveva concepito l'idea di una cavalleria religiosa e militare, in contrapposizione a quella laica esistente. Il definitivo riconoscimento da parte delle Autorità ecclesiastiche dette un fortissimo impulso all'Ordine che, dal quel momento, cominciò ad ottenere privilegi, a crescere di importanza, numerica e qualitativa, sotto il profilo militare, e di prestigio e di potenza economica e finanziaria e, quindi, politica.
Inoltre, il fatto che l'Ordine fosse sottoposto unicamente all'autorità della Chiesa, lo rendeva tanto forte quanto libero di agire. L'Ordine, infatti, era esente da ogni tipo di imposizione fiscale e dall'ubbidienza nei confronti dei poteri temporali, sia laici sia ecclesiastici. Circa due secoli più tardi, la potenza e l'influenza politica dell'Ordine erano divenute impressionanti, anche se i territori conquistati dai Crociati erano stati perduti e si vagheggiava di un'altra Crociata che non si sarebbe mai più fatta. L'Ordine del Tempio si era attestato nell'Europa cristiana, con molteplici monasteri e fortezze, mentre gli altri Ordini religiosi cavallereschi o avevano trovato nuovi orizzonti di conquista, come i Cavalieri Teutonici, verso l'est europeo, ancora pagano, o si erano arroccati a Rodi, con quello che sarebbe poi divenuto l'Ordine di Malta. Logici tentativi di unificare gli Ordini religiosi cavallereschi in un solo grande Ordine, secondo le intenzioni della Chiesa, trovarono fortissime resistenze sia da parte dei rispettivi Maestri degli Ordini interessati (per motivi di primato dell'uno rispetto all'altro) sia da parte degli stessi Stati cristiani, che temevano il formarsi di una potenza (diremmo oggi trasnazionale) finanziaria e militare incomparabilmente superiore a quella dei singoli Stati che avrebbero dovuto ospitarla nei loro territori. Il Re di Francia, Filippo il Bello, passivamente sostenuto dal Papa Clemente V, sfruttando abilmente le inimicizie che il Tempio era riuscito a suscitare con la sua potenza finanziaria e la sua influenza politica, riuscì con un abile colpo di mano ad arrestare in massa i Templari, specialmente francesi, sottoponendoli a lunghe reclusioni, torture ed infine al rogo. I loro beni vennero confiscati e Clemente V, con la Bolla Vox in excelso, del 22 marzo 1312 sospese l'Ordine in tutto il mondo. La storia dell'Ordine sembra dunque racchiudersi tra il 1118 ed il 1314, data della morte sul rogo del Gran Maestro Jacques de Molay. Nella realtà, tuttavia, l'Ordine sembra aver avuto inizio anche prima del 1118 ed avrebbe continuato ad operare anche dopo il 1314.
2 - Il probabile, vero inizio dell'Ordine.
Piuttosto incerte, infatti, sono le informazioni relative all'origine dei Templari, le prime notizie abbastanza attendibili sono quelle date da uno storico franco, Guglielmo di Tiro, che scrisse tra il 1175 ed il 1185 e, cioè, quando ormai la Palestina era nelle mani dei Crociati da più di settant'anni ed i Templari esistevano da mezzo secolo. Guglielmo di Tiro scriveva di cose che non aveva vissuto, in base ad informazioni, probabilmente orali, forse anche di diretta fonte templare, di seconda o terza mano. Tra il 1127 ed 1144, infatti, non ci furono cronisti in Terrasanta e nessuna documentazione scritta esisteva su quegli anni cruciali della conquista cristiana.C'era uno storico ufficiale alla corte del Re di Gerusalemme, Fulk (o Foucher) de Chartres, che scriveva al tempo in cui sarebbero arrivati dall’Occidente i Templari (e non cinquant'anni dopo, come Guglielmo di Tiro): stranamente, tuttavia, non parlò mai né di Hughes de Payns,né di Cavalieri Templari né di aspetti che, anche lontanamente, fossero attinenti a problemi di vita o di storia templare. Uno strano silenzio circonda, in realtà, le origini dei Templari in Terrasanta e le loro prime attività che dovettero essere tanto ambiziose quanto ridotte (infatti, come potevano nove uomini soltanto difendere da soli le strade d'accesso alla Terrasanta e proteggere i pellegrini che vi si recavano?). Quando, nove anni dopo, la maggior parte dei Cavalieri rientrò in Francia, furono accolti trionfalmente; è del 1128 o giù di li, appunto, il trattatello di Bernardo di Clairvaux In lode della nuova cavalleria, con il quale si esaltava la importanza della nuova cavalleria religiosa che avrebbe trovato nel Concilio di Troyes, del gennaio dello stesso anno, la sua consacrazione. Nel 1139, infine, l’Ordine venne definitivamente riconosciuto dalla Chiesa con una Bolla pontificia da Innocenzo III (già cistercense come S. Bernardo), con la quale l'Ordine fu reso indipendente da tutti i poteri provenienti da Principi o Re o Vescovi, dovendo rendere ubbidienza solo al Papa. Nel 1147, infine, per speciale concessione di papa Eugenio II, l'Ordine adottò sui mantelli bianchi dei Cavalieri la croce patente rossa che sarebbe stata, poi, per sempre, il simbolo caratteristico dei Templari, sostituendo la croce patriarcale (o di Lorena, con due bracci orizzontali di cui uno più corto dell'altro) che i Cavalieri portavano da tempo sulla spalla sinistra, per concessione del Patriarca di Gerusalemme. Alcuni storici moderni , in realtà, basandosi su alcuni elementi che, se non completamente probanti, inducono tuttavia a riflettere, sostengono che, molto probabilmente, le origini dei Cavalieri sono più remote. Secondo queste tesi, infatti, lo stesso Guglielmo di Tiro accenna al fatto che il conte d'Angiò, padre di Goffredo Plantageneto, sarebbe entrato nell'Ordine nel 1120 (appena due anni dopo la sua nascita ufficiale) e, nel 1124, vi sarebbe entrato anche il Conte di Champagne, titolare di uno dei più ricchi potentati d'Europa. Lo stesso Guglielmo di Tiro, però, afferma anche che non vi furono nuovi Cavalieri, rispetto ai nove originari, prima del 1127. Ne consegue che o egli sbaglia, nel fissare la data di fondazione dell'Ordine o non è vero che per nove anni vi furono solo nove Cavalieri.Se, come sembra certo, il conte di Angiò fu ammesso nel 1120 e per nove anni l'Ordine non ammise nuovi membri, allora la data reale di fondazione dell'Ordine dovrebbe risalire al 1111 o, al più tardi, al 1112. Sembrerebbe, questa, una speculazione meramente teorica se non vi fosse una lettera del 1114, del Vescovo di Chartres (morto nell'anno successivo), diretta al Conte di Champagne mentre questi si accingeva a partire verso la Terrasanta, nella quale, ad un certo punto, il Vescovo scriveva:"....abbiamo appreso che ...... prima di partire per Gerusalemme avete fatto voto di entrare nella MILICE DU CHRIST, che desiderate arruolarvi in questo esercito evangelico." In tal modo utilizzava la dizione allora in uso per designare i Templari e proprio a questi si riferiva, in particolare, alludendo alla professione del voto di castità che non era, invece, richiesto a dei semplici Crociati. Si è, altresì, ipotizzato un Ordine di Sion, che sarebbe stato fondato addirittura da Goffredo di Buglione nel 1090, ben nove anni prima della conquista di Gerusalemme, la cui sede ufficiale sarebbe stata l'abbazia di Nostra Signora del Monte di Sion, a Gerusalemme. L'abbazia sarebbe stata abitata, all'inizio, da un capitolo di canonici agostiniani e, più tardi, in epoca imprecisata, sarebbe stata la sede dei Cavalieri dell'Ordine di Nostra Signora di Sion. Poiché esistono atti (del 19 luglio 1116 e del 2 maggio 1125) che portano il nome ed il sigillo di uno dei Priori dell'Ordine di Sion assieme a quelli di Hughes de Payns, primo Maestro del Tempio, è lecito il dubbio che i due Ordini abbiano perlomeno operato assieme, almeno agli inizi se non, addirittura, che i Cavalieri del Tempio fossero la filiazione armata dell'Ordine di Sion. Dopo il 1314 l'Ordine sarebbe sopravvissuto in vari Paesi, con denominazioni differenti, apertamente o segretamente, a seconda del potere esercitato dalla Chiesa in quei territori e della relativa acquiescenza ad esso dei rispettivi Sovrani.
3 - La sopravvivenza dell'Ordine dopo la sospensione papale.
3.1 - Per quanto riguarda la sopravvivenza nota dell'Ordine, va detto che molti degli Stati europei di allora non si piegarono al volere del Papa o lo interpretarono in modo molto riduttivo, anche se le ricchezze possedute dai Templari (o loro attribuite) esercitavano un ruolo tutt'altro che secondario nella politica dei vari Paesi cristiani europei.In Spagna ed in Portogallo i Templari continuarono ad esistere per molti anni prima di confluire, con l'approvazione di Papa Giovanni XXII, negli Ordini di Montesa e di Cristo. I Templari del Regno di Mallorca, invece, continuarono sino alla loro estinzione, che avvenne nel 1350.
Quelli di Lorena, dopo qualche tempo, protetti dal Duca, chiesero ed ottennero di essere incorporati nell'Ordine Teutonico mentre i Templari d'Ungheria continuarono, praticamente indisturbati, sino alla metà del 1400.In Inghilterra, il genero di Filippo il Bello, Edoardo II si levò a difesa dell'Ordine, contestando la decisione papale; sottoposto a fortissime pressioni sia dal Re di Francia sia dal Papa, accolse poi le loro richieste, anche se tardi, parzialmente e senza molto impegno. Ciò permise alla stragrande maggioranza dei Templari residenti in Inghilterra di fuggire.In Portogallo, l'Ordine fu sottoposto ad inchiesta e scagionato da ogni accusa: si trasformò nell'Ordine dei Cavalieri di Cristo e con questo nome continuò ad esistere sino al XVI secolo, dedicandosi alle attività marinare volte alla costruzione dell'impero portoghese.In Scozia, che a quel tempo era in guerra con l'Inghilterra, le Bolle papali non arrivarono mai o, comunque, non furono mai rese pubbliche e, tanto meno, esecutive. Ciò permise all'Ordine di accogliere molti rifugiati e di sopravvivere, molto probabilmente, per altri quattro secoli.
In Germania, i Cavalieri insorsero, anche con le armi, contro i giudici, che li assolsero. Quando l'Ordine fu sciolto dal Papa molti Cavalieri entrarono in quello degli Ospitalieri di S. Giovanni ed altri passarono all'Ordine teutonico che, nel 1522 ritornarono allo stato laicale, ripudiarono la sottomissione a Roma e si schierarono a sostegno del nascente luteranesimo.
3.2 - Per quanto riguarda, invece, la presunta sopravvivenza segreta dell'Ordine, fa parte della tradizione templare l’idea che l'ultimo Maestro dell'antico Ordine, Jacques de Molay, avrebbe affidato i propri poteri ad un Cavaliere, Jean-Marc Larménius (o de l’Armenie), il quale avrebbe redatto una Charta (la cosiddetta Charta di Larménius) che sarebbe stata successivamente firmata dai Maestri segreti succeduti nel tempo.
Di qui verrebbe la legittimazione storica della sopravvivenza dell'Ordine fino a quando, nel marzo del 1705, il nipote di Luigi XIV, Philippe, Duca d’Orléans (più tardi Reggente del Regno di Francia e, probabilmente di simpatie gianseniste) dichiarerà di “succedere” a Jacques-Henry de Durfort come Maestro del Tempio e porrà fine all’esistenza “segreta” dei Templari, convocando a Versailles, l’11 aprile, un Capitolo Generale che adotterà nuovi Statuti e dal quale il Duca sarà riconosciuto come Gran Maestro. Viene, altresì, diffusa la Charta Transmissionis di Larmenius, redatta in lettere cifrate, che proverebbe la sopravvivenza dei Templari dopo il 1314.
4 – L’Ordine del Tempio dopo il XVIII secolo.
4. 1 - Con la presa di posizione pubblica del Duca d’Orléans ha inizio la restaurazione moderna dell’Ordine che, con alterne e, spesso, confuse vicende, continua a tutt’oggi la propria vita. La successione dei Gran Maestri (Philippe d’Orléans morirà nel 1723) s’interrompe, fortunosamente, durante la Rivoluzione francese. Claude-Mathieu Radix de Chevillon, Reggente durante la Rivoluzione, rifiuta di assumere il ruolo di Gran Maestro, e gli subentra Bernard-Raymond Fabré-Palaprat, l’ultimo a firmare la Charta Transmissionis usando lettere cifrate. Questa restaurazione ha l’approvazione del nuovo Imperatore di Francia, Napoleone Bonaparte, che ha dato vita ad una nuova aristocrazia. Diffidente nei confronti dei principi antimonarchici frammassoni, probabilmente l’Imperatore vede nel ricostituito Ordine del Tempio una alternativa favorevole a sé ed ai suoi fedeli. A partire dal 1804 l’Ordine sviluppa le sue strutture e si organizza come istituzione cavalleresca, assistenziale, tollerante, tradizionale ed universale. Tra il 1804 ed il 1808, infatti, il successo delle adesioni al neo ricostituito Ordine risulta dal moltiplicarsi dei Priorati e delle Commende in tutto l’Impero napoleonico. Gli aspiranti che non siano in possesso dei requisiti di nobiltà richiesti vengono nobilitati. Per ulteriormente differenziarsi dalle sue origini massoni l’Ordine “professa la religione cattolica, apostolica, romana”. Le richieste d’investitura avanzate dai Protestanti vengono respinte.
4. 2 - Restaurati i Borboni, Luigi XVIII pone i Templari sotto la propria regale protezione, temendo la possibile influenza politica di alcuni gruppi, oppositori della restaurata monarchia. Più tardi, i Templari francesi appoggiano i moti insurrezionali del 1830 contro Carlo X che minaccia il ritorno dell’assolutismo, così come l’insurrezione belga contro il dominio olandese degli Orange-Nassau, rivolta che si concluderà con l’indipendenza del Belgio nel 1831. Il 18 febbraio 1838 muore Fabré-Palaprat. Il 29 maggio dello stesso anno la Reggenza dell’Ordine viene affidata al Conte de Mouton, cattolico, ed il Capitolo Generale nomina una nuova Commissione Esecutiva. Poiché gli Statuti del 1705 sono stati “corrotti” nel periodo di Fabré-Palaprat, si approva un nuovo documento che “rinnova le tradizioni cavalleresche e l’ubbidienza alla Chiesa cattolica”.L’11 febbraio 1841, a Parigi, i Templari prendono una decisione molto importante: i Cristiani di qualunque confessione possono far parte dell’Ordine la cui religione ufficiale resta, però, quella apostolica, cattolica romana.Con legge del 28 luglio 1848 l’Assemblea Costituente francese vieta l’attività di tutti gli Ordini e di tutte le associazioni ma, cambiato nuovamente il clima politico, con il Secondo Impero, Napoleone III, nel 1850, concede il proprio riconoscimento ai Templari. Con Decreto del 13 giugno 1853 l’Imperatore li autorizza a portare in pubblico le insegne dell’Ordine e, nel 1857, il Reggente de Valleray restaura l’uso della croce patriarcale.In Francia, la Gran Maestranza viene assunta, nel 1892, dal poeta e scrittore decadente Joseph Aimé Péladan, considerato, tra l’altro, il fondatore della Rosacroce kabbalistica e del magismo. L’11 novembre 1894, si tiene a Bruxelles un Convento Generale nel corso del quale si decide la costituzione di una Segreteria Internazionale dei Templari.Non vi parteciparono i Templari inglesi che, nel frattempo, il 24 gennaio di quell’anno, confermarono come Gran Maestro Edoardo VII, Re d’Inghilterra ed Imperatore delle Indie. Ma il trasferimento della sede templare in Inghilterra non piacque all’insieme dei Templari. Morto Edoardo VII nel 1910, gli subentra, come Gran Maestro, Guglielmo II, Imperatore di Germania. Allo scoppio della prima guerra mondiale Guglielmo II si dimette, per ragioni di opportunità, dalla carica di Gran Maestro.
4. 3 - Nel 1915 si costituisce un Segretariato Internazionale Templare per la conservazione della solidarietà e dei rapporti fra i Templari di tutto il mondo, con sede in Belgio e, cinque anni più tardi, si procede anche all’elezione di un Consiglio di Reggenza: Il 1° ottobre 1933, a Louvain, il Gran Priorato del Belgio, visto il successo del rilancio templare, decide la ricostituzione del Magistero dell’Ordine, a Bruxelles, affidandone la reggenza a Théodore Covias. Dieci mesi dopo, l’8 agosto 1934, Emile-Isaac Vanderberg subentra al Covias come Reggente e Guardiano dell’Ordine, dedicandosi alla rivitalizzazione dei Priorati templari in Europa. Nel novembre del 1942, per timore della repressione nazionalsocialista nei confronti delle associazioni tradizionali, iniziatiche e cavalleresche (e, quindi, anche dei Templari) durante l’occupazione tedesca del Belgio, il Vanderberg invia gli archivi del Tempio a Porto, in Portogallo, Paese neutrale, affidandoli al Conte Antonio Campelo Pinto de Sousa Fontes, Gran Priore del Portogallo.Terminato il conflitto, il Vanderberg chiede inutilmente la restituzione degli Archivi al de Sousa Fontes il quale sostiene che la trasmissione degli Archivi è stata una vera e propria trasmissione di poteri.Alla morte accidentale del Vanderberg, il de Sousa Fontes, motu proprio, si autonomina Reggente. Alcuni Priorati riconoscono la sua autorità ma molti altri la rifiuteranno.
5 – La diaspora templare (1945 - 2000)
5. 1 - Nel 1947 il de Sousa Fontes diffonde una sua revisione degli Statuti. Non è chiaro se siano mai stati approvati da un Capitolo Generale. L’anno successivo, il 20 agosto 1948, volendo conservare in famiglia il titolo di Reggente, il de Sousa Fontes designa in un suo atto privato, come successore, il figlio Fernando Campelo Pinto Pereira de Sousa Fontes.Il 24 marzo 1956, il Reggente del Capitolo francese, Guerardelle, Conte di Ribauville, nomina il Principe Dom Gabriel Inellas de Clazomene e Rodosto (1913 – 1987) residente in Brasile, 49° Gran Maestro del Supremus Militaris Templi Hierosolymitani Ordo - SMTHO. Con questo atto origina l’osservanza brasiliana e la sede magistrale di questo gruppo si sposta in Sudamerica (Brasile). Nello stesso anno il de Sousa Fontes, per ragioni di salute, rinuncia alla Reggenza dell’OSMTJ a favore del figlio. Il 19 febbraio 1959, alla morte del padre Fernando de Sousa Fontes, si autoproclama Reggente dell’OSMTJ, con il titolo di Principe reggente.
5. 2 - I Gran Priori che hanno rifiutato l’ubbidienza al de Sousa Fontes, s’incontrano a Parigi, nel 1970, in un Capitolo Generale, per ricostituire l’Ordine, dilaniato dall’usurpazione portoghese. Il Gran Priore di Francia, Maresciallo Conte Anton Zdrojewski (già Gran Priore Generale per l’Europa e, a suo dire, capo della Resistenza polacca nella Francia occupata e, dopo il 1945, Ministro del Governo polacco in esilio) viene proclamato 49° Gran Maestro dell’Ordine.Lo Zdrojewski riorganizza la sua ubbidienza templare. Ad ogni Gran Priorato viene riconosciuta la propria autonomia in modo da poter corrispondere alle aspirazioni profonde delle diverse nazionalità che compongono l’Ordine.Il de Sousa Fontes dichiara nullo il Capitolo di Parigi e convoca un proprio Capitolo Generale, che si svolgerà in tre diverse sessioni (a Parigi, a Chicago ed a Tomar), cui parteciperà, comunque, la maggior parte dei Gran Priorati, sempre alla ricerca di una soluzione non traumatica del problema del vertice.Al successivo Capitolo di Chicago (Illinois) negli USA, nel 1971, si approvano numerose ed importanti Risoluzioni: l’Ordine deve essere cristiano, universale e non limitato ad alcuna nazionalità o lingua, il latino è dichiarato lingua ufficiale e si autorizza la ricerca di un membro di una casa reale per assumere il ruolo di Gran Maestro. Il 25 settembre 1983, in un Convegno Internazionale dell’Ordine, si decide l’ammissione delle donne all’Ordine, in qualità di Dame templari.
5. 3 - Delusi dalla leadership portoghese del de Sousa Fontes, molti Gran Priorati si dotano di statuti autonomi. Guidati dal Gran Priorato di Spagna, molti fra loro, soprattutto europei e sudamericani, nel castello di Siguenza (Spagna), nel 1988, si associano nell’IFA (International Federative Alliance). L’obbiettivo è quello di creare un’organizzazione internazionale templare, ogni Gran Priorato conservando la propria autonomia. Nasxce una nuova osservanza IFA.Il de Sousa Fontes (SMOTJ), nel 1990, adotta gli Statuti revisionati che presenta al Capitolo Generale di Santiago (Toja), in Spagna, del 1993, dove, peraltro, non sono né discussi né approvati.Un Conclave Internazionale dei Templari, organizzato dallo SMOTJ, si riunisce a Londra, dal 23 al 25 giugno 1995. Viene costituito il Consiglio dei Gran Priori con il compito di amministrare l’Ordine, presieduto dal Gran Priore della NATO, Esposito. Il Gran Priore di Germania, von Rind, ne è il Segretario Generale. Gli Statuti dovranno essere rivisti ed aggiornati e dovranno essere presentate candidature adeguate per l’elezione del Gran Maestro. I rappresentanti dell’IFA fanno sapere che sono disposti a rientrare nello SMOTJ se il Principe reggente si dimetterà. Si decide di convocare un Gran Capitolo a Salisburgo (Austria), ma il de Sousa Fontes si rifiuta di autorizzare tale incontro e, come capo dello SMOTJ, dichiara nulle tutte le deliberazioni prese dal Conclave di Londra. Dal 3 – al 5 novembre 1995 si riunisce egualmente a Salisburgo il Consiglio dei Gran Priori che ritira ogni potere al de Sousa Fontes.
5. 4 - Su iniziativa del Gran Priorato USA nasce, nel 1995, l’osservanza atlantica, con il nome di Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani – OSMTH, formata da alcuni Gran Priorati di tutte e due le sponde dell’Atlantico. Il Gran Consiglio Internazionale dei Templari si riunisce a Parigi il 15 – 17 marzo 1996. Si propone di conferire al de Sousa Fontes il titolo di Principe Reggente Emerito, al fine di evitare il consolidarsi di un contrasto profondo tra i Templari, ma la proposta viene respinta dall’interessato. Il Gran Consiglio ritira allora ogni riconoscimento al de Sousa Fontes come leader del mondo templare, decisione poi ribadita dal Gran Consiglio di Salisburgo II (1 - 5 novembre 1996). Altri Gran Priorati si organizzano in forma autonoma o su base regionale (Spagna, Portogallo, Australia e Belgio).
Dal 25 al 27 aprile 1996 si tiene il Congresso IFA a Tomar, in Portogallo. Viene adottato il cosiddetto Protocollo di Tomar, con l’intento di accelerare la creazione di un’unione internazionale dei Gran Priorati.
5. 5 - L’OSMTH si riunisce ad Aalborg (Danimarca), dal 29 luglio al 1° agosto 1997, per preparare l’agenda dei lavori del Consiglio dei Gran Priori che si riunirà negli Stati Uniti in autunno. Al Congresso dell’IFA, a Lisbona, parteciperà anche una rappresentanza del Consiglio OSMTH. L’obbiettivo è di avviare i primi passi verso una Confederazione di tutti i Gran Priorati. I Gran Priori IFA si riuniscono, poi, a Siguenza, in Spagna, dove si decide che dovrà essere eletto un Gran Maestro e che dovranno essere istituiti un Consiglio dei Gran Priori ed un Magistero internazionali. Si decide, altresì, che una rappresentanza IFA parteciperà al successivo Consiglio OSMTH ad Alexandria, in Virginia (USA) il 17 e 18 ottobre 1997. Ad un ulteriore Consiglio OSMTH, a Turku (Finlandia), il 2 – 5 luglio 1998, si prende atto che, almeno per il momento, non è possibile una fusione con l’IFA. Si stabiliscono i criteri per le quote contributive, il principio “un Gran Priorato per Paese ed un solo voto per Gran Priorato” e viene eletto Maestro reggente il Maggior Generale Sir Roy Redgrave.Nel successivo Consiglio OSMTH di Glasgow (Scozia) il 17 e 18 aprile 1999, si decide la costituzione formale del Consiglio dei Gran Priori e di chiedere la registrazione dell’OSMTH in Svizzera e lo status di ONG internazionale alle Nazioni Unite. L’Ammiraglio James Carey (USA) viene nominato Gran Commendatore ed il Maggior Generale Sir Roy Redgrave (UK) viene eletto Gran Maestro provvisorio. Il 19 agosto dello stesso anno, Sir Roy Redgrave scrive al Segretario Generale dell’IFA, Luis Carlos de Matos, dissociandosi formalmente dalla decisione IFA di procedere all’elezione di un Gran Maestro. Ciò nonostante, l’IFA eleggerà il suo Gran Maestro ad Alcalà de Henares (Spagna), nella persona del Gran Priore di Spagna, Don Fernando de Toro-Garland. Nel maggio 2002, l’OSMTH riceve dalle Nazioni Unite il riconoscimento di partner sociale quale Organizzazione Non Governativa. Oggi l'OSMTH vanta di cooperare con diverse organizzazioni ed in molteplici Nazioni